Tarquinius Superbus (534–509 a.C.)

Panoramica economica

Monetario
Roma era ancora priva di monete: la coniazione inizia solo con la prima Repubblica (circa IV secolo a.C.).
I pagamenti e le valutazioni avvenivano probabilmente tramite lingotti di bronzo (aes rude), bestiame o pezzi di metallo a peso.
La ricchezza era misurata in terre, bestiame e beni mobili.

Tassazione
Tributi e prelievi imposti pesantemente, soprattutto alle comunità latine e volsci conquistate.
Tradizione archeologica e letteraria:
- lavoro forzato e corvée (ad esempio per il tempio di Giove Ottimo Massimo).
La struttura censuaria di Servio Tullio probabilmente si indebolì; sostituita dalle esazioni autocratiche del re.

Struttura del mercato
Esisteva una certa attività mercantile nel Foro Boario e nel Foro Romano (uso attestato archeologicamente come spazi comunitari).
Ancora nessuna asta strutturata o istituzioni commerciali regolamentate.
Il commercio rimaneva informale, basato sul baratto e soggetto alla redistribuzione sotto controllo reale.

Commercio di schiavi
Le fonti menzionano un ampio uso di manodopera forzata, soprattutto per le costruzioni monumentali.
I prigionieri di guerra fornivano forza lavoro domestica e agricola.
Nessuna evidenza di mercati degli schiavi indipendenti a Roma; la redistribuzione era probabilmente gestita direttamente dall’autorità reale.

Cavalli
I cavalli erano associati alla classe degli equites e alla cavalleria militare.
Nessuna evidenza di mercati equini aperti, ma il possesso dei cavalli da parte dell’aristocrazia era legato al servizio militare.

Navigazione e imbarcazioni
L’accesso di Roma a Ostia (fondata in precedenza da Anco Marzio) rimase cruciale.
Probabile uso del trasporto fluviale per legname, pietra e grano.
Nessuna flotta mercantile romana indipendente; le importazioni provenivano da commercianti etruschi o greci.

Esportazioni–Importazioni
Importazioni:
- beni di lusso
- ceramica greca
- bronzi etruschi
- probabilmente vino e olio.
Esportazioni:
- sale (da Ostia)
- legname
- eccedenze agricole.
Le evidenze indicano crescenti connessioni con il Mediterraneo, soprattutto tramite l’Etruria e la Campania.

Evidenze archeologiche
Tempio di Giove Ottimo Massimo (Campidoglio):
- edificio monumentale costruito con artigiani e materiali stranieri → prova di grande mobilitazione di risorse.
Cloaca Maxima (drenaggio della valle del Foro):
- grande opera pubblica
- realizzata con manodopera forzata.
Ceramiche e oggetti di lusso importati rinvenuti a Roma mostrano contatti con le reti commerciali greche ed etrusche.

Riforme e politiche di Tarquinio il Superbo

Riforme sociali (o piuttosto, distorsioni)
Governo autoritario:
- Tarquinio governò come un tiranno, senza consultare il Senato. Limitò l’autorità senatoria, giustiziando o esiliando i membri che gli si opponevano.
Tensione tra le classi:
- Gravi lavori forzati furono imposti ai plebei attraverso i progetti statali (ad esempio, il Tempio di Giove Ottimo Massimo). Ciò ampliò il divario tra aristocrazia e classi popolari.
Patronato e paura:
- Mantenne il potere non tramite consenso, ma mediante intimidazione e alleanze matrimoniali strategiche, in particolare il matrimonio con Tullia, che gli assicurò l’ascesa al trono attraverso la violenza.

Riforme militari
Campagne di espansione:
Tarquinio condusse guerre aggressive contro le città latine confinanti e i Volsci.
Forte dipendenza dal bottino e dai tributi:
- I territori conquistati furono pesantemente tassati; risorse e prigionieri furono portati a Roma.
Alleanze:
- Rafforzò la presenza politico-militare di Roma assicurando trattati, incluso quello con Gabii (dove Sesto Tarquinio si infiltrò e tradì la città).

Intrattenimento / Opere pubbliche
Il Tempio di Giove Ottimo Massimo sul Campidoglio:
- Un progetto monumentale che simboleggiava la crescente potenza di Roma.
La Cloaca Maxima:
- Completamento della grande rete fognaria di Roma, che drenò le paludi e rese edificabili le aree urbane (in particolare il Foro Romano).
Giochi e festività:
- Estese i giochi pubblici (precursori dei ludi) per guadagnare il favore popolare, sebbene restassero rigidamente controllati dalla monarchia.

Approccio repubblicano (se mai esistito)
Praticamente nessuno. Tarquinio rappresentò la monarchia nella sua forma più autocratica.
Il suo disprezzo per il Senato e l’accentramento del potere provocarono il malcontento che portò alla transizione verso la Repubblica.
L’episodio dello stupro di Lucrezia da parte di Sesto Tarquinio divenne la giustificazione morale per la fine della monarchia, dando origine agli ideali repubblicani di potere condiviso e rifiuto della regalità.

La caduta di Tarquinio il Superbo e il destino dell’ultimo re di Roma sono descritti in dettaglio qui.

Anco Marzio, Quarto Re di Roma

Anco Marzio fu uno dei re di Roma. Le riforme che attuò e la società romana durante il suo regno — potrete scoprire molti fatti interessanti consultando la nostra pubblicazione (cliccate qui).